Perché tutto questo dibattere sull’utero in affitto e nulla sul seme in regalo?
In questi giorni in Italia – complici la cosiddetta Legge Cirinnà in approvazione in Parlamento e la nascita del figlio dell’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola (dichiaratamente omosessuale) – si sta dibattendo molto su alcune questioni cosiddette etiche, cioè quelle che hanno a che fare con la nascita, la vita, la morte e (in Italia) con la sessualità. Al di là delle ragioni dei vari schieramenti, credo che il grande assente nei dibattiti sia la logica. Chi avversa la stepchild adoption, la maternità surrogata o le famiglie omogenitoriali non ha infatti argomenti razionali a supporto delle proprie tesi. Ecco qualche esempio.
MATERNITÀ SURROGATA
Oggi Beppe Grillo, il leader morale del Movimento 5 Stelle, ha scritto al Corriere della Sera, a proposito della maternità surrogata, dicendo che lo “spaventa l’idea di un sentimento low cost”. È molto curioso ascoltare queste parole solamente quando si ha a che fare con la maternità o il corpo di una donna.
Nessuno infatti pone tali questioni quando si parla di paternità o il corpo di un uomo. Per esempio: perché tutto questo dibattere sull’utero in affitto e nulla sul seme in regalo? C’è dell’illogicità che mi sfugge.
CONTRO NATURA/1
Lo scorso 25 febbraio il ministro degli Interni e leader di Ncd Angelino Alfano ha dichiarato a proposti dell’eliminazione della stepchild adoption dalla Cirinnà: “Abbiamo impedito una rivoluzione contro natura”. Ma se nel corso della Storia avessimo sempre impedito le rivoluzioni contro natura, è evidente che saremmo ancora all’età della pietra. Tutte le innovazioni, in campo scientifico, tecnico e sociale, sono per definizione “contro natura”, se per natura intendiamo solamente quello che abbiamo trovato allo stato primitivo su questo pianeta. Seguendo il ragionamento di Alfano, quindi, sono contro natura (e tra l’altro non si capisce perché di conseguenza negativi) i farmaci contro qualsiasi malattia, le opere ingegneristiche (e il Ponte sullo Stretto?) o tutte le invenzioni tecnologiche come la lampadina o internet.
FAMIGLIE OMOGENITORIALI
Sul tema delle famiglie omogenitoriali, ci sono le posizioni più illogiche. I critici, per esempio, sostengono, che una famiglia è fatta da un uomo (padre), una donna (madre) e dei figli. Prima di tutto anche questa composizione è “contro natura” visto che il nucleo famigliare del XXI secolo è una convenzione sociale, per altro con un significato e un assetto diverso rispetto ai secoli passati. In secondo luogo: quali sono gli studi che dimostrano che un figlio cresciuto da due persone dello stesso sesso abbia dei “problemi” in più di quelli cresciuti in famiglie “normali”? Aggiungo: quali sono gli studi che dimostrano che le famiglie eterogenitoriali portano vantaggi al bambino?
CONTRO NATURA/2
La prova della fallacia del ragionamento del “partito del contro natura” è la stessa Legge 40 sulla fecondazione assistita. Una legge smontata dalla Corte Costituzionale e da varie sentenze. Ma si tratta di un provvedimento voluto, a suo tempo, dai critici attuali della stepchild adoption e che prevede – senza alcun dubbio – delle pratiche “contro natura”, come la fecondazione assistita.
DI CHI È IL CORPO DELLA DONNA?
C’è poca logica anche quando si supporta la contrarietà alla maternità surrogata, sostenendo che si tratta di un insulto al corpo della donna. In teoria (e secondo logica democratica), il corpo di una persona appartiene a quella persona. E a nessun altro. Se quindi una donna decide, per qualsiasi motivo, di prestare o affittare il proprio utero, questa decisione dovrebbe spettare solamente a lei. Diverso è il discorso relativo allo sfruttamento per via costrittiva: a quel punto esistono già delle leggi per perseguire il reato.